sabato 29 giugno 2019

Da qualche parte bisogna iniziare

In questo blog parleremo in gran parte di archeologia embedded. Parleremo degli albori per me  e per quello che ho scoperto era una novità industriale in quell'epoca la programmazione di sistemi embedded. Questa nuova disciplina, la progettazione di sistemi elettronici ha investito il mondo industriale che insialmente ha cercato poi dopo quando la domanda è saturata a triturato softwaristi come fossero pomodori in esubero.

L'inizio al modo informtico per me è stato quando alla terza Itis sezione Informatica nel lontano 1985 lo zio Kim mi regalò alcuni libri di applicativi software che stava dismettendo.

Io ho imparato il linguaggio C in questa pubblicazione. Letto e studiato in modo metodico ho scritto compilato tutti gli esempi citati nel libro debuggato e verificato tutte le funzionalità possibili del C. Nel link seguente una delle edizioni successive.


A quel tempo non sapevo cosa significasse il termine oggetto che sarebbe venuto di li a poco con l'avvento del C++. Quello che nessuno immaginava e che i sistemi embedded nel 2019 avrebbero continuato senza alcun dubbio ad essere programmati in C.

Il mio primo PC lo acquistai a Firenze dalla prima sede della Computer Discount. Era un clone IBM che proveniva da Taiwan. La scheda era basata su un NEC V20 un clone dell'8088 della intel. Il monitor era a fosfori verdi ad alta persistenza che facevano davero tanto Matrix.  




Avevo due floppy uno da 51/4 pollici e uno da 31/2 nessun HD. A quel tempo tutta la memoria del DOS il sistema operativo doveva risiedere nei 640 Kbyte indirizzabili dal 8088. A quel tempo il buon Bill Gates pensava che quella memoria fosse sovrabbondante. Non si rese conto dell'incubo che di li a poco avrebbe creato ai softwareisti quando le applicazioni su PC incomiciavano a mangiare la memoria rendendo quei 640 K un terribile collo di bottiglia da superare. 

https://www.xtof.info/blog/?p=985


In tutti i casi ebbi il mio piccolo momento di celebrità quando mi accorsi che avevo in casa un PC due volte più veloce di quelli che usavo a scuola nei laboratori di informatica e con ancora più soddisfazione lo avevo pagato 5 volte meno. 

In quel momento ho capito il termine paraculo.


Gli altri libri che lo zio mi aveva lasciato erano i manuali per alcuni software in gran voga a quel tempo.

Il lotus 123 il primo spreadsheet 

Risultati immagini per lotus 123

https://it.wikipedia.org/wiki/Lotus_1-2-3

E uno di dBase IV il primo Dabase Relazionale dell'epoca.

https://it.wikipedia.org/wiki/DBase



Ricordo che in quegli anni mi chiamarono diverse aziende della zona. Una era la SKF

https://www.skf.com/it/index.html 

Ricordo che abbiamo avuto più di un colloquio con il CED interno per un posto di lavoro all'interno del CED. La cosa curiosa è stata al secondo colloquio quando il responsabile mi ha prospettato il lavoro informatico svelandomi la sala informatica dove erano contenuti tutti i dati aziendali di produzione. Il CED era una stanza fate conto di un centinaio di metri quadrati con tanti armadi disposti in fila e dentro anzichè avere computer avevano faldoni cartacei. 
Il lavoro era quello di copiare i faldoni cartacei in file di testo sopra un PC con un floppy esterno da 8 pollici.
Gli ho fatto vedere un applicativo che avevo sviluppato per delle agenzie immobiliari e che permetteva di caricare dati in modo sicuramente più agevole con delle semplici maschere. Quando vide il mio programma prendere il controllo del suo PC si spaventò allo stesso modo di come quando Atahualpa vide il cavallo la prima volta. Mi disse che non era questo il lavoro informatico al quale erano interessati e così finì li.




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